#licenziamento e assetto delle #sanzioni : quali gli effetti della pronuncia di ieri della #CorteCostituzionale?
Il comunicato stampa della Corte Costituzionale di ieri ha creato un ” effetto onda ” importante.
Nell’attesa di conoscere l’intero testo della sentenza è possibile fare qualche osservazione.
Il Giudice di Roma che aveva dubitato della legittimità costituzionale aveva attaccato la norma del jobs act riguardo molti profili.
La Corte accoglie i dubbi del Giudice ma in misura estremamente ridotta.
Nel dichiarare l’ illegittimità della norma la Corte lascia intatta la forbice del minimo e del massimo importo dell’indennizzo che può essere riconosciuto al lavoratore licenziato, ma ne sgancia la determinazione solo ed esclusivamente l’anzianità di servizio rendendo possibile per il Giudice la considerazione di altri criteri (carichi di famiglia, condizioni del mercato del lavoro etc.).
Insomma l’impianto delle sanzioni previste con il Jobs act parrebbe essere confermato rimettendo al Giudice la determinazione concreta dell’indennizzo.
Viene in sintesi eliminata solo la correlazione matematica dell’indennizzo all’anzianità di servizio. Una scelta anche connessa alle difficoltà per il lavoratore di quantificare e provare in giudizio il danno in caso di un licenziamento illegittimo.
Ma attendiamo di leggere il testo della sentenza per esteso.
Il tasso di licenziamento è rimasto invariato (1,4) ma l’entità del contenzioso si era drasticamente ridotta.